mercoledì 28 marzo 2012

Appello per rifondare un Nuovo Partito Socialista Italiano


Un nuovo Partito Socialista Italiano per tutti gli indignados e incazzati italiani
I Socialisti Autonomisti Sandro Pertini dell’empolese e Valdelsa, provincia di Firenze, invitano i dirigenti nazionali socialisti a riunirsi per rifondare un nuovo grande Partito Socialista Italiano. Il momento è quello giusto. Siamo vicino alle elezioni e c’è un buon 40% dell’elettorato che non andrà a votare. Basta fare una ricerca sul Web per vedere la miriade e le decine di movimenti socialisti presenti che probabilmente hanno solo necessità di trovare una spinta connettiva che li unifichi.
C’è esigenza di una forza socialista unitaria, in un momento in cui il governo Monti mostra di essere la governance che i tecnocrati del Parlamento Europeo e le banche e i gruppi finanziari (plutocrazie), che tengono in scacco l’Europa controllando i tecnocrati di Bruxelles, vogliono imporre come struttura futura per far passare i loro interessi a discapito di quelli dei cittadini (il 99% di Occupy Wallstreet).
Ora è’ il momento giusto per un nuovo Partito Socialista Italiano: per riportare l’Individuo, i valori umani e il rispetto della Persona al centro della Democrazia e delle scelte politiche, che devono venire dal basso, dalla base (solo così si avrà un ritorno all’umanesimo delle democrazie), per rispecchiare i veri bisogni dei popoli europei.
Il nuovo Partito Socialista Italiano si deve far carico di porre il rispetto della Persona al centro della politica affinché l’Individuo non sia più e solo Soggetto di tasse per lo Stato e Soggetto di depauperamento e di sfruttamento delle banche e delle plutocrazie, veri nemici ormai della Democrazia orizzontale, distrutta in primo luogo da una classe politica vecchia, cotta, senza idee, aliena a rinnovarsi, predona e capace di generare solo antipolitica e distruzione del tessuto sociale.
Il nuovo Partito Socialista deve puntare da subito al rilancio dell’economia, mirando all’innovazione tecnologica, alla green economy, al prodotto di qualità e a sostenere e rilanciare i modi produttivi tradizionali per cui tutto il mondo ci apprezza: la moda, la cucina, il vino, il design, l’arte, la cultura e l’istruzione umanistica.
Il nuovo Partito Socialista Italiano deve lottare per abolire i corporativismi e i privilegi di Casta (politici e funzionari – questi ultimi spesso meglio pagati dei politici) un Leviatano che divora soldi in modo insaziabile (negli ultimi dieci anni la spesa pubblica è passata da circa 600 miliardi a 750 miliardi).
Il nuovo Partito Socialista Italiano deve lottare per la flessibilità e per la creatività dando spazio alla flessibilità e creatività dei giovani ai quali questo governo e quelli precedenti e i tecnocrati europei e le plutocrazie hanno negato e negano un futuro perché non li riconoscono come Soggetti che hanno diritto all’esistenza. dal momento che non hanno diritto al lavoro.
Il nuovo Partito Socialista Italiano deve puntare all’économie du bonheur, economia della felicità, e non dell’immiserimento.
Per tutti questi motivi i dirigenti socialisti nazionali che credono ancora nei valori della Democrazia orizzontale e della Persona devono riunirsi e rifondare il nuovo Partito Socialista Italiano perché ora è il momento. Ora è il momento di rifondare un’Italia che rischia di sparire dalla scena mondiale economica e culturale.
Ora o mai più!

Fabrizio Ulivieri
Coordinatore dei Socialisti Autonomisti

2 commenti:

  1. Mi pare che l'appello sia rimasto inascoltato

    RispondiElimina
  2. Il socialismo è qualcosa che non fa più parte delle idee politiche di questa classe dirigente. Bisogna rifondarlo bene fuori dalla politica, nelle piazze, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle bar. E dal basso nascerà una forza nuova che attirerà la gente di cuore, quelli che vivono di passione, di gioia, di voglia di fare.
    Da sinistra, Da destra, vedranno in alto un punto di riferimento, l'idea socialista!

    RispondiElimina